tour cinema

Viaggio cinema western e non solo con Gianni Canova

Un tour degli USA, tra set e location dei più grandi film di sempre, dai Parchi Nazionali del West agli studios di Los Angeles, in compagnia di Gianni Canova

Quota di partecipazione € 2.900 per persona
DAL 12 al 25 AGOSTO 2018

Accompagnatore speciale: Gianni Canova, Professore di Storia del Cinema e critico cinematografico
Lingua: italiano esclusivo

Il viaggio cinema western di Alidays è il tour degli USA concepito per coloro che intendano percorrere i meravigliosi paesaggi di Arizona, Utah, Nevada e California mettendosi sulle tracce di alcuni dei più fondamentali film della storia. Non solo vicende di cowboy e pionieri, pistoleri e Nativi, ma anche molti altri generi, dal thriller all’horror, dalla fantascienza alla commedia, incarnati da capolavori che hanno contribuito a segnare momenti di svolta nell’evoluzione della cosiddetta “settima arte”.
L’itinerario è stato progettato da uno dei massimi studiosi italiani di storia del cinema, che accompagnerà il gruppo, in veste di narratore esperto, snocciolando aneddoti, curiosità biografiche e tecniche, informazioni su location e set, in modo da far sentire i partecipanti protagonisti diretti della scena.

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  • PHOENIX 1° giorno (domenica 12 agosto)
    Arrivo individuale a Phoenix e trasferimento libero presso l’hotel Radisson Phoenix North o similare. Sistemazione nelle camere riservate e pernottamento.

  • PHOENIX – SEDONA 2° giorno (lunedì 13 agosto)
    La posizione peculiare di Phoenix, ai margini del deserto di Sonora, circondata da vasti altopiani disabitati, ne ha fatto un hub strategico e gettonatissimo negli anni d’oro della cinematografia americana, per cui è stata set di film di importanza storica. Inevitabile menzionare, per primo, Psycho, capolavoro di Alfred Hitchcock (1960), che si apre con una celebre inquadratura della capitale dell’Arizona, vista dall’alto. L’albergo che ospita l’illecita pausa pranzo di Marion (Janet Leigh) e Sam Loomis (John Gavin) era il Jefferson Hotel, in seguito rinnovato e divenuto il Barrister Place Building, all’angolo sud-est di Jefferson Street, oggi sede del Phoenix Police Museum. La carrellata di altre pietre miliari prosegue con pellicole La Guerra dei Mondi (1953), Fermata d’autobus (1956), Sfida all’Ok Corral (1957), L’uomo nel mirino con Clint Eastwood (1977), nel quale la Phoenix Simphony Hall è utilizzata per ambientarvi la Phoenix Police Headquarter, mentre la famosissima scena del bus vede sullo sfondo Civic Plaza e St Mary Church, e ancora Le folli notti del dottor Jerryll(1963), interpretato da Jerry Lewis quale protagonista, con la presenza del campus ASU di Tempe.
    Proseguimento per Sedona, capitale statunitense del movimento New Age, che, secondo numerose teorie, sarebbe posta all’incrocio di potenti flussi energetici, i vortex, capaci di ricaricare corpo e spirito. Il primo film giratovi fu Kit Carson (1940). Grazie al forte impatto scenografico dei luoghi, dominati da anfiteatri di arenaria, per più di 30 anni, dai ’20 ai ‘50, una guida locale, Lee Doyle, fu il contatto utilizzato a Hollywood per scovare le migliori locations, tanto da essere messo sotto contratto in esclusiva dalla Paramount, e lo stesso John Ford si affidò a lui per trovare i meravigliosi scenari nel Nord dell’Arizona – ad esempio Oak Creek Canyon – magistralmente ripresi nei suoi film. Visita agli spot più interessanti della cittadina e punti panoramici. Sistemazione presso hotel Holiday Inn Express Sedona – Oak Creek o similare.

    Add-on Diamond Gulch Tour: quanto di meglio offre Sedona in materia di formazioni di arenaria può essere visto a distanza ravvicinata a bordo dei veicoli 4×4, in un’escursione di sobbalzante divertimento per scoprire Sidewinder Trail e Greasy Spoon, inclusa Lizard Head, Capitol Butte, Chimney Rock e Doe Mesa, più ciò che rimane di un antico pozzo e flora e fauna uniche all’interno di questo biotopo. (Euro 100 per persona).

  •  SEDONA – GRAND CANYON 3° giorno (martedì 14 agosto)
    Nonostante il suo ruolo iconico a livello paesaggistico, il Grand Canyon, nominato Patrimonio UNESCO per l’eccezionale valore geologico, ambientale  e archeologico, non ha conosciuto una larghissima fortuna cinematografica. Non mancano comunque le citazioni, a partire da Il ladro di Baghdad (1940). Il film Grand Canyon (1991) lo immortala, contrariamente a quanto potrebbe far pensare il titolo, solo alla fine. Panoramiche compaiono in Maverick (1994), con Mel Gibson e Jodie Foster, Into the Wild – nelle terre selvagge (2007) e Transformers (2007) che, sia nella pellicola che nel cartoon, riprodotto con l’aerografo, riprende scorci del Parco Nazionale, nelle vesti di Marte.
    Partenza Grand Canyon, lungo la strada che percorre l’Oak Creek Canyon, considerato il cugino minore del primo, tappezzato di conifere tra cui scrosciano brevi corsi d’acqua confluenti nel fiume che gli dà il nome. Il tracciato precipita a valle, fino a raggiungere l’ingresso Sud dell’area protetta. Dall’entrata di Tusayan si arriverà all’aereo belvedere del Bright Angel, principale punto di osservazione sul South Rim. Sistemazione presso hotel Yuvapai Lodge o similare.
  •  GRAND CANYON 4° giorno (mercoledì 15 agosto)
    Con il fuso orario a favore non si faticherà a godere di un’esperienza pressoché indescrivibile a parole, vale a dire l’alba sul Grand Canyon, che sommerge le gole di bagliori tenui, dorati e violacei, intervallati da ombre di croco. Resto della giornata dedicato alle visite. Pernottamento in hotel.

    Add-on Il brivido e l’emozione di un volo in elicottero sul Grand Canyon sarà il completamento perfetto della visita. In pochi minuti di volo ci si spingerà fino al North Rim! (Euro 210 per persona).

  •  GRAND CANYON – MONUMENT VALLEY – PAGE 5° giorno (giovedì 16 agosto)
    Si proseguirà verso Desert View, dove osservare da un’altra prospettiva il Grand Canyon, per poi uscirne definitivamente e volgere, a Est, in direzione della Monument Valley, altra meraviglia geologica simbolo degli USA: la sconfinata pianura di colore rossastro, a causa  della presenza di estesi accumuli di ossido di ferro, formata dall’antico tracciato del fiume Colorado, è punteggiata dai massicci monoliti, detti butte o mesas e in gergo scientifico testimoni di erosione, fece innamorare  di sé John Ford, il quale la scelse per ambientarvi buona parte dei suoi western, sin dall’epico Ombre rosse (1939), pietra miliare del genere. Si visiterà al tramonto il John Ford’s Point, belvedere roccioso da cui il regista dirigeva, al modo di un Dio creatore, le riprese. La rilevanza della Monument Valley per la storia del cinema non si limita al solo Ford. Si pensi a un altro capolavoro, C’era una volta il West (1968) di Sergio Leone, o ai più recenti Wild Wild West (1999), spassosa commedia western Will Smith e Kevin Kline,  Mission Impossible II (2000), The Lone Ranger (2013) o A Million Way to die in the West (2014), che omaggiano questo fondale inconfondibile. Vi è inoltre tutto un filone che ruota attorno al tema fantascientifico che apprezza l’atmosfera “aliena” della Monument Valley, valorizzandola ad esempio in 2001, Odissea nello Spazio e nella fortunata trilogia, appena rimasterizzata, di Ritorno al Futuro, un episodio della quale la usa come set, davvero perfetto, per le avventure di Marty Mc Fly e Doc Hemmet Brown. Anche George Lucas ne adottò alcuni scorci per la sua saga dedicata ad Indiana Jones. Proseguimento verso Page, con arrivo in serata e sistemazione presso hotel Hampton Inn & Suites Page – Lake Powell o similare.
  • PAGE 6° giorno (venerdì 17 agosto)
    Per un regista che volesse rappresentare una dimensione extraterrestre, quale scelta sarebbe migliore dei dintorni desertici del Lake Powell, invaso artificiale creato sbarrando il fiume Colorado mediante la costruzione della diga di Glen Canyon, completata nel 1963? Non è un caso che siano stati prescelti per l’arida ambientazione de Il pianeta delle scimmie (1968 e 2011), oltreché per scene di Gravity (2013) e di una puntata dell’apprezzata serie Doctor Who (2011). Lungo quasi 300 km, il bacino è situato al confine tra gli Stati di Arizona e Utah, e offre diverse opportunità, che verranno adeguatamente valorizzate dal tour: una crociera sino all’ingresso dell’Antelope Canyon, il principale complesso di “slot canyon” (stretti labirinti d’arenaria scavati dall’acqua) del Southwest, forse il più fotografato al mondo nel suo genere geologico, e una sosta all’Horseshoe Bend, un meandro del fiume Colorado che disegna un strettoia a forma di ferro di cavallo, come dice il nome, una U perfetta, serpeggiante in mezzo a pareti scoscese, dai colori tenui. Pernottamento in hotel.
  • PAGE – BRYCE CANYON 7° giorno (sabato 18 agosto)
    Partenza verso Bryce Canyon, un insieme di quinte, scenografiche e accidentate, dell’Altopiano di Paunsaugunt, punteggiate da centinaia di hoodoos, noti anche come “camini delle fate”, alti pinnacoli di roccia, solitamente sedimentaria, modellati dagli agenti atmosferici, che a sera rassomigliano a ceri purpurei. Sistemazione al termine presso hotel Best Western Plus Ruby’s Inn o similare.
  • BRYCE CANYON – ZION NATIONAL PARK – LAS VEGAS 8° giorno (domenica 19 agosto)
    Proseguimento verso lo Zion National Park, area protetta estesa su una gola scavata dal Virgin River, che forma anfiteatri con dislivelli di 800 metri. Sebbene il nome si ricolleghi all’arrivo dei Mormoni, i quali credettero di aver trovato, nel verdeggiante canyon di 24 km, il Sion biblico, questo ecosistema arido, ricco di rare specie vegetali e animali, ospita presenze umane fin dalle prime popolazioni native del Nord America. Comprensibile la sua centralità nel cinema western. Chi non ricorda John Wayne ne Il Grande Sentiero (1930), la sfida all’ultimo sangue di Robert Redford in Corvo Rosso non avrai il mio Scalpo (1972), lo stesso attore e Paul Newman nei panni dei celebri fuorilegge Butch Cassidy e Sundance Kid (1969), e ancora Redford nel delicatissimo film Il Cavaliere Elettrico(1979), che anticipa il tema che lo porterà poi a interpretare il meraviglioso L’Uomo che Sussurrava ai Cavalli (1998). Lo Zion servì da sfondo anche alla suspense del thriller La Macchina Nera (1977) e a tutto un filone di “adventure movies”, sulla falsariga di Indiana Jones, come All’inseguimento della Pietra Verde (1984) e Il Gioiello del Nilo (1985).
    Lasciatisi alle spalle i Parchi Nazionali dello scheletro roccioso del continente, ci si inoltrerà nel deserto del Mojave, contiguo a quello di Sonora. per arrivare a Las Vegas, “the city of lights”, con la fiumana accecante di Fremont Street (12 milioni di luci al neon) e la confusione babelica del mitico Strip, una concentrazione unica al mondo di casinò e hotel d’alto lusso. Serata a disposizione per scoprire questo miraggio brulicante. Sistemazione presso hotel Luxor o similare.
  • LAS VEGAS 9° giorno (lunedì 20 agosto) Pomeriggio e sera a disposizione per scoprire questa incredibile città, celebrata da Hollywood in maniera quasi ossessiva, sicché non vi è letteralmente un metrodella Strip che non sia stato calcato da qualche troupe televisiva o cinematografica: Easy Rider(1969), Agente 007 – Una cascata di diamanti (1971), Il padrino (1972), Il cavaliere elettrico (1979), Rocky III (1982), Rocky IV (1985), Over the Top (1987), Rain Man – L’uomo della pioggia (1988), Sister Act 2 – Più svitata che mai (1993), Proposta indecente (1993), Casinò (1995), Via da Las Vegas (1995), Arma letale 4(1998), Ocean’s Eleven – Fate il vostro gioco (2001), Million Dollar Baby (2004), Ocean’s Twelve (2004), Rocky Balboa(2006), Transformers (2007), Ocean’s Thirteen (2007), Iron Man (2008), Una notte da leoni (2009), Tra le nuvole(2009), 2012 (2009), Godzilla (2014), La grande scommessa (2015), The Wolf of Wall Street (2013), Jason Bourne (2016), solo per citare i più famosi. Pernottamento in hotel.

    Add-on Una “bollente” proposta mattutina, con partenza molto presto, potrebbe portarvi direttamente nel cuore del Death Valley National Park, il più esteso a livello continentale, il più caldo e il più basso. Si tratta di una depressione (Badwater, bacino di sale a -86 metri popolato da crostacei di ignota provenienza, è il punto più profondo degli States) lunga 225 km e larga circa 40, un tempo occupata da un mare, successivamente evaporato, il cui nome sinistro è emblematico di un ambiente antitetico alla vita, rugoso, assetato, inciso da calanchi, il tutto coronato da picchi vulcanici alti oltre 3000 metri. I suoi paesaggi surreali hanno ispirato e riempito i fotogrammi di numerosi film, come il celebre Zabrinskie Point (1970) di Antonioni, che prende nome da una zona di badlands, facendo anche da “Tatooine” americana per George Lucas: non molti sanno che oltre a girare in Tunisia, il produttore e regista non disdegnò affatto di utilizzare deserti “domestici”, adottati nel primo Star Wars(1977) e ne Il Ritorno dello Jedi (1983). La tentazione di percorrere a piedi un piccolo tratto di Badwater Basin sarà molto forte. Euro 130 (minimo 10 pax)

    LAS VEGAS – LOS ANGELES 10° giorno (martedì 21 agosto)
    Partenza per Los Angeles attraverso il Deserto del Mojave, set selezionato in numerosi film, specialmente d’avventura, dai cult La Mummia (1932) e Il tesoro della Sierra Madre (1948) allo sci-fi western fantastici da Il mondo dei robot (1973) sci-fi western, che vide come protagonista Yul Brinner nei panni di un pistolero robot. Da ricordare anche Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) e 007 – Zona pericolo(1987). Arrivo e prima visita della città, con Avenue of the Stars e Teatro Cinese. Sistemazione presso hotel Westin Los Angeles Airport o similare. Pernottamento.

    LOS ANGELES 11° giorno (mercoledì 22 agosto)
    La giornata odierna si svolgerà nell’ombelico dell’industria cinematografica mondiale, dove qualsiasi luogo parla di film, da Rodeo Drive a Olvera Street, da Venice a Santa Monica, il cui Yacht Harbour  fu il punto d’arrivo della mitica corsa coast tu coast di Tom Hanks in Forrest Gump (1994). Forse in pochi sanno, ad esempio, che Easy Rider (1969) inizia il suo viaggio lungo la Route 66 proprio da Los Angeles e che una delle scene principali del film fu girata sul tetto del terminal della America Southwest al LAX Airport. O, ancora, la sola Union Station fece da teatro alle riprese di pellicole del calibro de Lo spaccone (1961), La stangata (1973), Il giustiziere della notte (1974), Wagon-lits con omicidi (1976), Blade Runner(1982), The Untouchables – Gli intoccabili(1987), Star Trek – Primo contatto (1996), Pearl Harbor (2001), Prova a prendermi(2002), The Island (2005), Nemico pubblico – Public Enemies (2009), Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012) e il recente Ave, Cesare! (2016) con George Clooney.Oltre alla città, si visiterà zona degli studios, tutti distribuiti in un raggio, soffermandosi su quelli della Paramount Pictures, con un tour dedicato di due ore. Pernottamento in hotel

    LOS ANGELES 12° giorno (giovedì 23 agosto)
    Trasferimento libero all’aeroporto in tempo utile per il vostro volo.


  • SONO COMPRESI NELLA TARIFFA
    11 pernottamenti in hotel categoria 3 stelle
    Tour leader/driver Alidays
    Esperto Gianni Canova
    Bus privato per tutta la durata del viaggio
    Crociera Lake Powell
    Tour in fuoristrada (1,5 h) nella Monument Valley
    Tour Lower Antelope Canyon
    Tour Paramount Pictures Studios
    Assicurazione medico/bagaglio
    Documentazione personalizzata e borsa viaggio
  • NON SONO COMPRESI NELLA TARIFFA
    Passaggi aerei a/r in classe economica
    Tasse aeroportuali
    Eventuali tasse d’imbarco in partenza, tasse doganali e parcheggi
    Mance ed extra in genere

Autore dell'articolo: Twiga

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